Inaugurazione Anno Giudiziario: Finalmente la qualità della giurisdizione tributaria è ritenuta una priorità.
Gli Avvocati Tributaristi plaudono al passaggio nella Relazione
La proposta di riforma della Giustizia tributaria di Uncat va proprio in questa direzione.
del Primo Presidente della Corte di Cassazione
dedicato alla Giurisdizione Tributaria
Uncat, l’Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi plaude con grande soddisfazione e condivide le considerazioni del primo presidente della Suprema Corte di cassazione, Pietro Curzio, in merito alla necessità che la giustizia tributaria sia sorretta da giudici a tempo pieno, soprattutto e con urgenza nel giudizio di appello, al fine di accrescere la qualità dei provvedimenti e ridurre il perimetro del numero dei ricorsi.
“La proposta di riforma della Giustizia tributaria messa a punto da Uncat va esattamente nella direzione indicata dal Presidente Curzio. I numeri riferiti oggi, sulla alta incidenza degli annullamenti delle sentenze tributarie di secondo grado rispetto agli annullamenti delle sentenze d’appello civili, dimostra che l’attuale struttura del processo tributario, demandata a giudici non organicamente inseriti nella giurisdizione, non soddisfa la rilevanza e il peso economico del contenzioso fiscale sul sistema Paese, come ha giustamente rilevato il presidente Curzio e, come Avvocati tributaristi, siamo costretti a rilevare nel nostro lavoro quotidiano”, commenta Antonio Damascelli, presidente dell’Unione delle Camere degli Avvocati Tributaristi. “Giustamente il Presidente Curzio ha evidenziato che il filtro più efficace in Cassazione è quello che proviene da un giudizio di appello che alla sua base abbia i profili della qualificazione”.
Nella Relazione emerge con chiarezza che è la qualità delle sentenze, e non la loro velocità di adozione, il parametro più efficace di una giustizia efficiente, anche tributaria. A questo punto vanno rivisti i presupposti normativi della censura del vizio di motivazione, la cui ricorrente carenza nelle sentenze di appello e la conseguente pronuncia di inammissibilità finiscono col non rendere la giustizia sperata.
Molto apprezzato è il passaggio della relazione che ha sottolineato la centralità della udienza pubblica in Cassazione per le cause che pongono rilevanti questioni di interpretazione della legge, da ripristinare al più presto proprio in virtù “del contraddittorio tra le parti, dinanzi alla Corte, con tutti presenti”.
“In questo riconoscimento della centralità del contraddittorio cogliamo la conferma della sua importanza nel processo tributario di merito, poiché il giudizio di merito è un giudizio anche sul fatto, il cui esame richiede analisi e confronto approfonditi”, evidenzia Damascelli.
Apprezzato anche il riferimento della Presidente ff del CNF, Maria Masi, nel passaggio al richiamo ad una formazione comune magistrati-avvocati e ad un accrescimento delle professionalità e competenza, che Uncat perora con la specializzazione degli avvocati e dei magistrati tributaristi, nel rinnovato concetto di specificità della giurisdizione