Il presidente di Uncat  – l’Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi – Gianni Di Matteo, è stato ascoltato oggi in audizione presso la II commissione Studi e Riforme del Consiglio di Presidenza Giustizia Tributaria (CPGT).
Il CPGT è impegnato nell’analisi del progetto di revisione della geografia giudiziaria tributaria in attuazione della Riforma fiscale.
Il presidente Di Matteo ha innanzitutto apprezzato la volontà del CPGT di procedere ascoltando gli operatori che quotidianamente frequentano le aule di giustizia e, tra questi, l’avvocatura specialistica rappresentata da Uncat.

LE PERPLESSITA’ GRAVI DI UNCAT

Nella audizione sono state illustrate le ragioni di perplessità degli avvocati tributaristi sulla proposta dal Ministero dell’Economia in attuazione della delega contenuta nell’art. 19, comma 1, lettera l) della legge n. 111 del 2023.
La proposta attualmente sul tavolo prevede l’abolizione- tramite accorpamento-  dei 2/3 delle sedi oggi esistenti, che passerebbero da 103 a 39.
Per UNCAT si tratta di una vera e propria amputazione del settore della Giustizia Tributaria e non un’operazione volta a migliorarla, che compromette l’accesso dei cittadini e la stessa efficienza della risposta di giustizia.
L’UNCAT ha anche sottolineato che, nonostante il contenzioso tributario muova oltre 23 miliardi di euro, mancano risorse adeguate, visto che gli investimenti sono concentrati sulle Agenzie Fiscali anziché sulla giustizia tributaria, che conta solo 448 giudici di primo grado.
La richiesta al CPGT è dunque di attuare tutte le iniziative necessarie a conseguire una riforma della geografia giudiziaria tributaria attraverso la definizione di criteri che soddisfino il dettato costituzionale ed europeo e i principi della Legge Delega n. 111/2023, “ affinché tutti i cittadini/contribuenti possano ricorrere con fiducia alla Giustizia tributaria”.

LE SPECIFICHE CONDIZIONI DEI TERRITORI

D’altra parte le proposte di accorpamento paiono stridere con gli stessi criteri di delega sopra richiamati, come emerge con nettezza, numeri alla mano, dai documenti predisposti dalle Camere degli Avvocati Tributaristi locali per la ricognizione richiesta da Uncat.
Da un punto di vista generale, il fil rouge tra di essi riguarda l’assenza di dati oggettivi e di statistiche basati sulle singole realtà tali da giustificare gli accorpamenti proposti, valutati in contrasto con i criteri di delega e con gli obiettivi di efficienza del PNRR.
La riforma, così come proposta, infatti, appare sbilanciata su criteri meramente numerici, non calibrata sulle specificità territoriali, e in contrasto con i principi costituzionali, europei e del PNRR.
Le Camere locali chiedono un riordino basato su dati integrati, trasparenti e ponderati, che salvaguardi efficienza, prossimità e accessibilità della giustizia tributaria.

CONSULTA I DOCUMENTI DELLE CAT LOCALI

CAT Milano
CAT Veneto
CAT Liguria
CAT Bari
CAT Foggia
CAT Enna
CAT Avellino
CAT Palermo su Trapani

Approfondisci nel COMUNICATO STAMPA
Consulta il DOCUMENTO UNCAT