Categorie
Comunicati stampa

Udienze: gli Avvocati Tributaristi contrari alle udienze cartolari

Occorre riprendere l’attività giudiziaria in “forma pubblica” e la normali relazioni dirette tra utenti e dipendenti in Agenzia delle Entrate, con le adeguate misure organizzative.

Uncat esprime la propria contrarietà all’intenzione del Ministero dell’Economia di estendere al rito tributario l’udienza a trattazione scritta

Il processo tributario vive da anni una crisi per ragioni che Uncat ha puntualmente denunciato, riferibile anche alla mancanza di “giusto processo”; ed ha nel contempo presentato un’articolata riforma della Giustizia Tributaria. L’emergenza Covid-19 ha ulteriormente aggravato questa crisi per ragioni obiettive, ma ora occorre fare scelte che contribuiscano a risolvere i problemi risalenti e quelli nuovi.

Non appare andare in questa direzione l’iniziativa del Mef che mira a proporre un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto legge “Semplificazione e Innovazione” volto a estendere al rito fiscale la “trattazione scritta”, prevista per il processo civile fino al 31 ottobre. Iniziativa sulla quale Uncat esprime la propria contrarietà. Anche a non voler evidenziare la tempistica (ormai il 31 ottobre è vicino), l’occasione della ripresa sarebbe quella di iniziare a por mano al sistema per restituirgli quella dignità e efficienza che anche il Governo dichiara di voler raggiungere nel Piano Nazionale delle Riforme 2020.

Nel senso di ribadire la necessità di ripristinare l’oralità e il contradditorio nel processo tributario e le normali relazioni tra contribuenti e Amministrazione fiscale nelle sedi dell’Agenzia delle Entrate, pur con le misure organizzative e sanitarie più opportune, è andata la mozione che Uncat ha predisposto e proposto alle altre sigle associative e istituzionali presenti al Tavolo della Riforma tributaria ed stata fatta propria dai Consigli Nazionali Forense e dei Commercialisti (in allegato) e inviata oggi al Mef e al Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria. Segno che la necessità di un confronto diretto tra le parti processuali è vissuto dai difensori dei contribuenti come elemento costitutivo, non derogabile, del rapporto democratico tra Fisco e Cittadini.

Uncat apprezza le iniziative di quelle Commissioni Tributarie provinciali e regionali che si sono date regole organizzative (come le udienze scaglionate) nel rispetto di questo principio costituzionale, augurandosi che tali modalità siano estese in tutte le sedi.